No-B Day
0Non so se il No-B Day sarà semplicemente una bella giornata di sfogo appassionato argomentato indignato delle frustrazioni accumulatesi in questi 15 anni (di fronte a un degrado politico e culturale che ha portato l'Italia nell'odierna palude), l'espressione condivisa di un'urgenza e di un malessere collettivi che vorrebbero trovare ancora una volta la via della politica, dell'alternativa democratica... Non so se si tornerà a casa riscaldati dall'idea di essersi ritrovati in tanti nell'ennesimo rito consolatorio, però, beh, forse è davvero arrivato il tempo di chiarire, una volta per tutte, che un PAESE CIVILE È UN PAESE FATTO DI CITTADINI che si riconoscono nella Costituzione e, per questo, intendono far valere i propri diritti come i propri doveri, assumendosi le proprie responsabilità civili. Spero insomma che questo spontaneo richiamarsi vicedenvolmente in piazza sia qualcosa di più che un urlo antiberlusconiano, ma una chiara e netta assunzione di responsabilità civile con cui la politica deve fare i conti. Spero che da questa giornata venga fuori almeno un punto chiaro su cui ritrovarsi tutti (indipendentemente dalle appartenenze): I CITTADINI NON SONO GREGGI DA GUIDARE A DESTRA O A SINISTRA, DA SONDAGGIARE, BLANDIRE, ACCONTENTARE, INGOZZARE O AIZZARE...! I CITTADINI NON SONO SIMULACRI DI ELETTORI, MACCHINE DA VOTI! I CITTADINI NON SONO RAGAZZINI DA ACCAREZZARE SULLA TESTA O ZITTIRE! NON SONO CAVALLI CUI DARE ORA LA CAROTA ORA IL BASTONE! I CITTADINI NON SONO PEZZENTI CHE ALLUNGANO LA MANO PER PRENDERE QUALUNQUE COSA VENGA LORO CONCESSA! AI CITTADINI, BEH, AI CITTADINI NON SI CONCEDE NULLA, perché i cittadini hanno doveri e diritti, e in base a questi doveri e diritti civili fissati dalla Carta Costituzionale hanno la responsabilità di esigere prima di tutto il rispetto dei principi fondamentali su cui si basa, non solo la nostra Repubblica, ma la nostra stessa civiltà del diritto. Che nessuno si permetta di pensare o di dire, come ancora una volta ha fatto il vice-capogruppo dei senatori Pdl Quagliariello che esiste una sorta di «naturale» «democrazia degli elettori». Non c'è niente di «naturale» nella nostra democrazia, né esistono diritti degli elettori o degli eletti. ESISTONO SOLO, APPUNTO, DIRITTI E DOVERI DI CITTADINI, QUALUNQUE SIA IL LORO RUOLO SOCIALE, POLITICO, CULTURALE O ISTITUZIONALE. Evelina Santangelo
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